Glossary entry (derived from question below)
Italian term or phrase:
pertinentizzazione
English translation:
further encodings / pertinentization
Added to glossary by
Umberto Cassano
Dec 13, 2011 23:26
12 yrs ago
2 viewers *
Italian term
pertinentizzazione
Italian to English
Social Sciences
Philosophy
Trovare una traduzione è al di là delle mie capacità di neologizzazione. Forse una perifrasi... parliamo comunque di Lotman e della sua teoria:
"Si tratta, insomma, di interrogarsi sul perché un certo sistema culturale produce certi testi e per rispondere a interrogativi di questo tipo, l’analisi sincronica non basta; è necessaria una considerazione diacronica dell’evoluzione dei sistemi culturali.
Del resto, limitarsi a un puro taglio sincronico non coglierebbe l’insieme di flessioni cui un testo è continuamente sottoposto. Nell’ottica lotmaniana, i testi (che pure, per diventare osservabili, necessitano delle categorie modellizzanti di inizio e fine) cambiano continuamente perché cambia la rete di rapporti in cui si situano e su cui agiscono.
È questa rete di rapporti che conferisce senso al testo; le culture vivono di acquisizione e perdita di testi; così definiscono e modificano i propri codici, la propria memoria.
Su questo punto, l'analogia fra la posizione di Lotman e la visione enciclopedica della cultura di Eco, che vedremo nel prossimo capitolo, è forte. È la rete enciclopedica, infatti, secondo Eco, che stabilizza o narcotizza certi percorsi interpretativi, certe pertinentizzazioni, certe associazioni espressione/contenuto. Ed è in funzione dei percorsi enciclopedici interni alla rete che si stabilizzano certi tipi di memoria, "mettendo in oblio", come in pausa, altri contenuti."
"Si tratta, insomma, di interrogarsi sul perché un certo sistema culturale produce certi testi e per rispondere a interrogativi di questo tipo, l’analisi sincronica non basta; è necessaria una considerazione diacronica dell’evoluzione dei sistemi culturali.
Del resto, limitarsi a un puro taglio sincronico non coglierebbe l’insieme di flessioni cui un testo è continuamente sottoposto. Nell’ottica lotmaniana, i testi (che pure, per diventare osservabili, necessitano delle categorie modellizzanti di inizio e fine) cambiano continuamente perché cambia la rete di rapporti in cui si situano e su cui agiscono.
È questa rete di rapporti che conferisce senso al testo; le culture vivono di acquisizione e perdita di testi; così definiscono e modificano i propri codici, la propria memoria.
Su questo punto, l'analogia fra la posizione di Lotman e la visione enciclopedica della cultura di Eco, che vedremo nel prossimo capitolo, è forte. È la rete enciclopedica, infatti, secondo Eco, che stabilizza o narcotizza certi percorsi interpretativi, certe pertinentizzazioni, certe associazioni espressione/contenuto. Ed è in funzione dei percorsi enciclopedici interni alla rete che si stabilizzano certi tipi di memoria, "mettendo in oblio", come in pausa, altri contenuti."
Proposed translations
(English)
4 +1 | further encodings | Umberto Cassano |
4 | relevantisation | Vincenzo Di Maso |
4 | pertinentization | P.L.F. Persio |
1 | onto-fitting | Daniel Frisano |
Change log
Jan 22, 2012 01:21: Umberto Cassano changed "Edited KOG entry" from "<a href="/profile/43526">Francesco D'Arcangeli's</a> old entry - "pertinentizzazione"" to ""further encodings ""
Proposed translations
+1
12 hrs
Selected
further encodings
Secondo me si tratta di questo.
Anche se nel testo ho come l'impressione che l'autore si riferisca al concetto di 'salience' (o foregrounding) che è strettamente legato a quello di pertinentizzazione.
http://en.wikipedia.org/wiki/Encode_(semiotics)
My two cents !
HTH
Anche se nel testo ho come l'impressione che l'autore si riferisca al concetto di 'salience' (o foregrounding) che è strettamente legato a quello di pertinentizzazione.
http://en.wikipedia.org/wiki/Encode_(semiotics)
My two cents !
HTH
Peer comment(s):
agree |
P.L.F. Persio
: se ho capito bene, può trattarsi infatti di "further segmentation of the codes" o anche "overcodings", vedi U.Eco, A Theory of Semiotics, p.268. Ciao e buon anno a tutti!
13 days
|
Grazie, ciao !
|
4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "Grazie!!!"
6 mins
7 mins
onto-fitting
E che diventino matti a capire cosa vuol dire, così come si diventa matti in italiano!
Va bè, era tanto per dire una scemata prima di andare a nanna... auguri per la trad.!
Va bè, era tanto per dire una scemata prima di andare a nanna... auguri per la trad.!
Note from asker:
Non credo che la userò ma mi piace troppo lo spirito che c'è dietro!!! |
13 days
pertinentization
Lo so, sembra una traduzione maccheronica, ma ho svolto le mie ricerche con serietà e umiltà (e calma, come avrai notato).
Innanzitutto, ecco la definizione del termine:
http://www.unibas.it/presidenze/lettere/home04_files/program...
La Nozione di pertinenza (Prieto, 1975, trad. it. 1976)
Il significante (o espressione) e il significato (o contenuto) non si riferiscono ad eventi concreti ma a classi astratte. Tali classi si formano grazie alla capacità cognitiva degli esseri umani di PERTINENTIZZARE la realtà, ovvero di organizzare il continuum esperienziale in classi astratte sulla base di talune proprietà o TRATTI PERTINENTI.
La PERTINENTIZZAZIONE consiste, dunque, nella capacità di stabilire delle identità e delle differenze sulla base di tratti distintivi arbitrari. Attraverso questa capacità, l’universo viene suddiviso, sulla base del tratto pertinente, in due classi, quelle che presentano l’elemento pertinente e quello che non lo presentano. Con un esempio, sulla base della proprietà “rotondità”, l’universo viene diviso in due classi una che comprende tutte le cose rotonde e un’altra che comprende tutte le cose non-rotonde.
La PERTINENTIZZAZIONE non è, dunque, una capacità esclusivamente linguistica (non concerne, dunque, solo la formazione delle classi arbitrarie dei significanti e dei significati) ma è una capacità cognitiva più generale che sfrutta un prerequisito biocognitivo elementare (anche le piante, per vivere, devono “saper” distinguere le sostanze nutritive a loro necessarie).
Se lanci pertinentization su Google, troverai diversi riscontri in diversi Google Books, quasi tutti riconducibili a Eco, tra i quali:
A Theory of Semiotics;
On Signs raccolta di saggi a cura di Marshall Blonsky;
Umberto Eco: philosophy, semiotics, and the work of fiction di Michael Caesar.
Sono tuttavia d'accordo con l'interpretazione del nostro Umberto Cassano.
Innanzitutto, ecco la definizione del termine:
http://www.unibas.it/presidenze/lettere/home04_files/program...
La Nozione di pertinenza (Prieto, 1975, trad. it. 1976)
Il significante (o espressione) e il significato (o contenuto) non si riferiscono ad eventi concreti ma a classi astratte. Tali classi si formano grazie alla capacità cognitiva degli esseri umani di PERTINENTIZZARE la realtà, ovvero di organizzare il continuum esperienziale in classi astratte sulla base di talune proprietà o TRATTI PERTINENTI.
La PERTINENTIZZAZIONE consiste, dunque, nella capacità di stabilire delle identità e delle differenze sulla base di tratti distintivi arbitrari. Attraverso questa capacità, l’universo viene suddiviso, sulla base del tratto pertinente, in due classi, quelle che presentano l’elemento pertinente e quello che non lo presentano. Con un esempio, sulla base della proprietà “rotondità”, l’universo viene diviso in due classi una che comprende tutte le cose rotonde e un’altra che comprende tutte le cose non-rotonde.
La PERTINENTIZZAZIONE non è, dunque, una capacità esclusivamente linguistica (non concerne, dunque, solo la formazione delle classi arbitrarie dei significanti e dei significati) ma è una capacità cognitiva più generale che sfrutta un prerequisito biocognitivo elementare (anche le piante, per vivere, devono “saper” distinguere le sostanze nutritive a loro necessarie).
Se lanci pertinentization su Google, troverai diversi riscontri in diversi Google Books, quasi tutti riconducibili a Eco, tra i quali:
A Theory of Semiotics;
On Signs raccolta di saggi a cura di Marshall Blonsky;
Umberto Eco: philosophy, semiotics, and the work of fiction di Michael Caesar.
Sono tuttavia d'accordo con l'interpretazione del nostro Umberto Cassano.
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