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Comprimere e ricomporre
Il VOIP consente di trasmettere la voce via Internet in tempo reale. I dati vocali vengono suddivisi in sequenze e inseriti in pacchetti criptati, contenenti le intestazioni degli indirizzi di destinazione. Tutti i pacchetti vengono inviati, seppure su percorsi diversi, verso la stessa destinazione, dove vengono ricostruiti nel messaggio vocale originale. Al contrario, una chiamata sul circuito telefonico tradizionale stabilisce un collegamento ininterrotto "esclusivo" (detto a commutazione di circuito) fino a quando non si conclude la chiamata.
Per capire meglio il fenomeno bisogna mettere subito in chiaro quali sono le principali differenze tra VOIP e rete telefonica. La linea PSTN garantisce agli utenti un collegamento one-to-one (detto anche full-duplex) ottimizzato per la migliore efficienza della comunicazione, che avviene in tempo reale e in sincrono. La larghezza di banda messa a disposizione è di 64 KHz e, indipendentemente dal fatto che si stia realmente parlando o si resti in silenzio, la connessione è stabile e con una qualità di servizio garantita (il già citato QOS). In pratica, l'inizio di una comune conversazione telefonica dà avvio a un circuito univoco tra due poli, sempre aperto e con ampiezza di banda stabile. Il costo di un sistema di questo genere, ovviamente, non può essere correlato al tipo di collegamento (larghezza di banda e protocollo utilizzato) bensì alla durata della conversazione e alla distanza tra i due poli.
Il VOIP, sfruttando le caratteristiche peculiari della Rete, si comporta invece secondo uno schema diverso. Si tratta di un tipo di commutazione a pacchetti, in cui la voce viene suddivisa in piccole sequenze digitali distinte (pacchetti dati) e inviata a destinazione in un flusso solo apparentemente fluido e costante. Per essere certi che il minor numero possibile di pacchetti si perda per strada, ognuno di essi è fornito di un codice interno sequenziale, che determina la sua posizione nel momento in cui il router di decodifica installato all'arrivo del segnale si occupa di raccogliere tutti i pacchetti dati e ricomporli nella sequenza originaria.
Le conseguenze di un sistema di questo genere sono facilmente intuibili: alla comodità e alla convenienza di trasmissione attraverso Internet fa da controaltare il rischio che frammenti della conversazione vadano persi durante il viaggio. I motivi possono essere molteplici, primo fra tutti la difficoltà da parte degli ISP di offrire un'ampiezza e una stabilità di banda tali da garantire affidabilità al circuito. Ovviamente, la perdita di qualche pacchetto dati ha effetti sensibili sul risultato finale della telefonata: difficoltà nella ricomposizione della voce, salti, ritardi (il cosiddetto tempo di latenza, o latency), pause di silenzio, troncatura di parole. Se questi effetti, ben conosciuti dagli ISP, non influiscono più di tanto nelle comuni operazioni di invio e ricezione di messaggi di posta elettronica o di navigazione nel web, è chiaro che disturbano notevolmente la qualità dei servizi di telefonia. I principali software deputati alla ricomposizione dei pacchetti dati in un segnale vocale sono in grado di intervenire per cercare di "pulire" il più possibile eventuali sbalzi e latency nella conversazione, cercando di ricomporre la fluidità della telefonata, eliminando o correggendo, dove possibile, le parti più danneggiate. Ovviamente, la conseguenza di un intervento di questo genere è che parole e parti di conversazione vengono perse, compromettendo la qualità del servizio.
Nel caso del VOIP, dunque, i costi di una telefonata non sono da attribuire al tempo e alla distanza di connessione, bensì all'ampiezza di banda garantita e utilizzata per trasportare i pacchetti dati, che più è larga e stabile e più avrà un costo superiore. Questo, in definitiva, distingue il VOIP aziendale dall'Internet Telephony di largo consumo.

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